Voleva essere un momento di riflessione sugli stereotipi di genere che nonostante tutto influenzano la vita di ognuno di noi. Al di là di ogni più rosea aspettativa è diventata davvero la celebrazione dell’individuo.
Il merito di questo va sicuramente al luogo magico in cui tutto ciò si è svolto, un ambiente carico dell’energia positiva di chi ci ha vissuto e che ha contagiato tutti i partecipanti.

Abbiamo incontrato un uomo sensibile e profondo la cui esistenza è stata segnata dalla condivisione di una parte del proprio cammino con una donna meravigliosamente ‘folle’.
Abbiamo condiviso la forza e insieme ad essa la fragilità che tutti ci portiamo dentro e che riusciamo ad affrontare solo aprendo le braccia agli altri.
Abbiamo potuto osservare, grazie alle incredibili immagini che ci sono arrivate, come sia possibile essere se stessi sempre, qualsiasi cosa si stia facendo.

Dobbiamo veramente ringraziare tutti quanti sono intervenuti perché ognuno di loro ci ha donato un pochino di sé.
Per quanto ci riguarda ci sentiamo veramente fortunate per aver condiviso questa esperienza con delle persone così belle. Con così tante persone che hanno capito il significato profondo del nostro #iosonoio.

Sono l’uomo che ha cresciuto un figlio da solo dandogli sicuramente il doppio dell’amore che ogni genitore possa dare.
Sono la donna talmente forte indipendente da fare un po’ paura ed allontanare gli uomini ma non sarò mai sola.
Sono l’uomo che ha condiviso la malattia della propria compagna e le è stato vicino fino a vincerla.
Sono la donna che sostiene i propri ideali e li trasforma in aiuto concreto per le altre donne.
Sono l’uomo russo che non vuole partecipare a questa guerra non sua.
Sono la donna ucraina che combatte per proteggere la propria identità.
Sono la persona che sono e non ho paura di mostrarmi al mondo.

#IOSONOIO