“Conosco solo un modo per essere felice
Attraversare il dolore del vivere
E lasciare un sorriso
nel cuore delle persone.”
D. Di Poce
Dover scegliere la citazione introduttiva da un libro come Lampi di Leggerezza è stata un’impresa difficilissima.
Scegliere tra così tanti aforismi sulla leggerezza, anzi, poetismi che si addice di più alla profondità delle parole, ci è costato uno sforzo immenso. Vero è che non sarebbe stato carino trascrive tutto il contenuto del libro.
Prima di addentrarci nel tema legato alla frase che abbiamo scelto pensiamo sia doveroso spendere due parole sull’artista.
Donato è il primo scrittore, uomo!, che ospitiamo sulle nostre pagine e lo abbiamo scelto non solo perché lo apprezziamo sia come poeta che come amico, ma, soprattutto, perché pensiamo che sia una persona che ama. Ama la vita, ama l’intelligenza celata dietro le apparenze e ama le Signore, tutte, indistintamente.
In questo ultimo periodo ci siamo fatte un po’ prendere dalla ‘normalità’: gli impegni di lavoro, le fatiche della famiglia, qualche delusione personale e professionale, problemi di salute…insomma, oltre al danno la beffa, ci stavamo allontanando da quella che è la nostra filosofia di vita.
Leggere queste poesie, sì, poesie, perché aforismi è riduttivo per le emozioni che riescono a trasmettere. Dicevamo, leggere queste poesie ci ha riportate sulla strada maestra: la leggerezza sopra ogni cosa!
La vita non è sempre facile: da sempre i poeti cantano il dolore, il mal di vivere. E se ai giovani un po’ piace crogiolarsi in questa sensazione, a chi è arrivata alla nostra età comincia a dar fastidio.
Oltretutto la rete e i social ci fuorviano. Pare che noi donne siamo votate alla sofferenza e che l’unico modo per affrontarla sia quello di indurirsi, diventare guerriere forti e determinate che non si spezzano mai, stringere i denti e combattere, mostrarsi indistruttibili e morire dentro, e chi più ne ha più ne metta. Ci permettiamo di ricordare che, giusto per fare un esempio, Giovanna d’Arco non è che abbia fatto una bella fine.
Noi pensiamo che non debba per forza essere così. La vita ci mette alla prova? Bene, noi ci permettiamo il lusso di un pianto liberatorio senza per questo sentirci più fragili. Ma subito dopo cerchiamo un’amica che ci aiuterà a sdrammatizzare e a riderci su.
Riuscire ad attraversare le nostre fatiche con il sorriso, con quella buona e sana dose di ironia e autoironia, ci permette di affrontare e vincere la pesantezza della quotidianità. E se nel farlo siamo anche capaci di coinvolgere qualcun altro, ed è questo lo spirito che anima il nostro circolo, allora davvero abbiamo raggiunto l’obiettivo.
Essere felici da soli alla fine ci lascia l’amaro in bocca, essere felici con gli altri, riuscire a dare ad un’amica la forza di sorridere anche nei momenti più bui, questa è vera soddisfazione, questa è gioia! E la gioia sincera ci rende leggere…non troppo, però, che altrimenti si diventa pesanti.
Per saperne di più su Donato Di Poce leggete la nostra intervista.
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