Rocco Siffredi (Rocco Tano) nasce a Ortona, Abruzzo, il 4 maggio 1964. Attore, produttore e regista cinematografico tra i più famosi del panorama hard italiano e non.
Sposato con Rosa Caracciolo dal 1993 con la quale ha avuto due figli.
Intervista in Circolo
Cosa ti evoca la parola Signora?
La femminilità
E la parola Circolo?
Circolo mi piace tantissimo perché è un po’ riuscire ad entrare in un pensiero condiviso e particolare.
Il tuo segreto per affrontare i momenti difficili?
Dire che si vive una volta sola. Mai buttarsi giù!
Che cosa ti piace condividere con le amiche?
Potrei dire il sesso, che è quello che ho fatto per tantissimi anni, ma adesso anche altro, anche la vita in generale.
Il nostro motto è “Se non lo sai…te lo diciamo noi”, raccontaci una cosa che sai solo tu e che vuoi condividere con tutte le Signore in Circolo
Sapete, in realtà con il sesso penso di aver sempre condiviso tutto con tutti, credo di essermi tolto la maschera tantissimi anni fa.
Forse che sono un ‘romanticone’ malcompreso. Con mia moglie ho capito che la mia idea di sessualità andava rivista ed ho imparato a darle più attenzione e a rispettare le sue esigenze. Nel tempo ho capito che bisogna essere un po’ più predisposti a pensare di non sapere tutto ed essere disposti ad imparare, sempre.
Cosa significa per te leggerezza?
Leggerezza vuol dire non riflettere tanto e divertirsi anche con nulla. Ne parlavo recentemente con mia moglie e i miei figli, non si devono cercare per forza le cose materiali, a volte è sufficiente vivere anche solo con un respiro.
L’ho imparato anche sull’isola: guardare il cielo che non si guarda mai…non voglio fare il Raz della situazione….però devo dire che credo che Raz abbia vinto proprio per questa sua manifestazione di leggerezza e di contatto con la natura. Mi spiace che il mondo di oggi sia molto materialista e, secondo me, se tutti noi imparassimo a vivere un po’ di più con leggerezza, vera e autentica, saremmo tutti più ricchi.
A questo punto l’intervista sarebbe finita…invece, da persona splendida quale è, Rocco ha continuato a chiacchierare con noi con un trasporto e una naturalezza impagabili….
“Parlando di sesso e di Signore io ho sempre avuto un problema con le persone che si soffermano sull’età , trovo che questo sia negativo e bruttissimo. Una cosa che, per esempio, nessuno sa è che io ho preso da mio papà questo gene birichino che mi tormenta con le donne. Mio padre dentro la nostra famiglia era visto come un uomo molto celebrale, quando invece aveva bisogno di fisicità e nessuno se ne era accorto. Io l’ho voluto mettere alla prova dimostrandogli che questa è una realtà ed è stupido pensare , come fanno soprattutto in Italia, di dare un’età massima all’amore. A volte siamo imbarazzati nel pensare che una persona che possa avere l’età di nostra madre sia ancora sessualmente attiva e questo è un discorso prettamente egoista.”
Grazie Rocco! Incontrarti è stata una piacevole sorpresa.
Si sono molto interessato agli articoli