Quante volte tra amiche ci si dice cose come “sono stanca“, “vorrei prendermi un paio di giorni per me“, “ho proprio bisogno di andare via“, “mi serve staccare un po‘”. Ed ecco che, ad un certo punto, si scatena l’inferno. Quando la più intraprendente del gruppo si attiva: gruppo di WhatsApp, titolo Ragazze in Gita “ragazze organizziamo un fine settimana via tutte insieme?”
Poi la fatidica domanda “Dove?” e qui ci si scatena senza freni… “Londra“, “Parigi“, “New York”, “Mosca”, “San Pietroburgo”, “mi hanno detto che Istanbul è bellissima ma sarà sicura?”, “no no ragazze lo so io… Amsterdam!!!! “…la Luna ancora no perché è disagevole.
Tutte eccitate, esaltate, determinate fino a che: “Io all’estero lo sapete che non posso venire”, “Io non vengo: soffro l’aereo”, “Io no, così tanti giorni (3! ndr) non me la sento”. E allora vai con il ridimensionamento: “Roma“, “Firenze“, “Napoli“, “Venezia“, “Dai c’è l’alta velocità, col treno ci mettiamo pochissimo e ci divertiamo da pazzi tutte nella stessa carrozza!” .
“Però non andiamo troppo lontano” attacca una, e un’altra “Sapete che io devo rientrare presto la domenica” e ancora “Ma il sabato dobbiamo proprio partire la mattina presto?” e va a finire che ci si accorda per l’agriturismo a 47 km da casa, partenza sabato dopo pranzo “Che faccio in tempo a far mangiare i bambini (18 anni! ndr)” e rientro domenica nel primo pomeriggio!
A qualcuno potrà sembrare che sia stata più facile l’organizzazione dello sbarco in Normandia…ma no! Non è ancora finita!
“Quando andiamo?”, “Io non posso né il 7 Aprile né il 4 giugno e forse neanche l’8 maggio”, “No dai! Io potevo solo il 4 giugno“, “Io non posso tutto il mese di aprile però la prima di maggio dovrei farcela“.
E così trascorrono marzo, aprile, maggio, giugno fino a che la stessa intrepida della prima domanda si impunta “Bene ragazze andremo il 14 e 15 settembre”. E riparte il delirio “A che ora esattamente? perché il 14 ho l’estetista“, “Io avevo promesso alla zia Piera di accompagnarla al cimitero“, “Ma viene anche Giovanna? Perché lo sai che non ci sopportiamo” questo è il momento in cui anche le più determinate iniziano a vacillare.
L’unico e solo modo per organizzare un fine settimana tra amiche è sedersi intorno un tavolo, meglio con un paio di bottiglie di vino, e non venire via fino a che non si è fatta la prenotazione on-line. E questo funziona sempre!
La verità è che tutte noi possiamo staccare due giorni senza che il mondo si fermi ma spesso questa libertà ci spaventa. Abbiamo sempre il timore di togliere qualcosa a qualcuno e non pensiamo, invece, a quanto possiamo dare di più dopo un fine settimana di riposo e di risate trascorso con le nostre pazze amiche.
Noi intanto abbiamo deciso, “Signore fuori i trolley che si parte!” E voi?
Che belli i we con le amiche
Ci si libera il cuore e la mente , si gestisce il tempo e la giornata libere dallo stress quotidiano…….!!!!
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