Entrando in casa di Alberto Casiraghy ci siamo sentite come Alice nel paese delle meraviglie: ogni oggetto, ogni libro, ogni disegno ci hanno portate in un luogo incantato. Mentre eravamo sedute a sorseggiare un tè con Alberto ci aspettavamo da un momento all’altro che arrivassero il Coniglio Bianco o il Cappellaio Matto. Anche il gatto che riposava sornione sul divano avrebbe potuto trasformarsi da un momento all’altro nello Stregatto.
Ad alimentare questa atmosfera fiabesca la stampatrice a caratteri mobili della case editrice Pulcinoelefante e l’amorevole cura con la quale Casiraghy disegna e rilega i suoi librini.
La “scusa” per la visita in casa di Alberto è la sua amicizia con Alda Merini, ci piaceva l’idea di comprendere questa donna, che ci ha sempre attratto e incuriosito, direttamente dalle parole di chi l’ha conosciuta e frequentata a lungo.
Si sono incontrati per caso, quasi per errore, Alberto era rimasto affascinato da un aforisma letto su unlibro di Alda: “Il poeta ostinato ad essere felice chiama gli Unni a distruggergli la casa” e, attraverso una conoscenza comune, andò a casa sua per incontrarla scoprendo che l’aforisma non era suo ma del marito. Da quella prima visita durante la quale lei, prima diffidente, vide qualcosa in Alberto tanto da lasciargli una sua poesia, nacquero un sodalizio ed un’amicizia che durarono fino alla fine dei suoi giorni.
Durante il nostro tè insieme ci ha descritto la donna dietro la poetessa: un’anima inquieta, curiosa del mondo, incurante delle convenzioni. Una persona che viveva ogni giorno come se fosse l’ultimo tanto da richiedere, nell’ultimo periodo della sua vita, di ricevere quotidianamente l’estrema unzione.
Abbiamo scoperto una donna forte che è riuscita a superare i dolorosi anni del manicomio grazie ai suoi doni: la sua sensibilità e creatività l’hanno salvata; ma anche una persona fragile, bisognosa della vicinanza degli amici, tanto da chiamarli continuamente al telefono.
Alberto ci ha anche mostrato alcuni ricordi di questa amicizia bella e impegnativa. Il più bello di tutti: l’ultimo rossetto rosso della meravigliosa poetessa che con esso scriveva i suoi pensieri sui muri.
Durante la nostra chiacchierata abbiamo però scoperto anche Alberto. Amante del bello, della musica, delle donne. Un animo sensibile e delicato, aperto e cordiale. Disponibile ad accogliere in casa propria chiunque abbia bisogno di lui, anche solo per parlare. L’amico ed il confidente perfetto soprattutto per noi donne perché, strano a dirsi, è un uomo che non solo sente ma è anche capace di ascoltare.